sabato 29 maggio 2010

Lucignano - un borgo in festa


Con la sua caratteristica pianta ellittica il borgo medievale di Lucignano domina la Valdichiana dalla sommità di un colle.
Qui il primo nucleo abitato avrebbe tratto origine da un castrum romano, fondato nel I secolo a. C. dal console romano Lucio Licinio Lucullo e denominato, appunto, Lucinianum.


La particolare struttura urbanistica attuale è il risultato di una serie di edificazioni avvenute in successione dal 1200, quando la sua sorte è stata segnata dalle continue contese tra le potenti città di Arezzo, Siena, Firenze e Perugia per il dominio sulla Valdichiana.


Il centro, posto nella zona più alta, si raggiunge percorrendo le antiche vie concentriche e i vicoli in salita, fino alla chiesa della Collegiata posta di fronte alle Logge e alla torre squadrata del Cassero affiancata dal Torrino.


Costeggiando la Collegiata si arriva in Piazza del tribunale sulla cui estremità si affaccia il Museo Comunale, proprio a fianco della Piazza San Francesco, con la bellissima Chiesa di San Francesco.


Quest'ultima è un bell'esempio di architettura gotica francescana con una facciata, in travertino e arenaria alternati, su cui spicca il bel portale anch'esso in travertino.


All'interno la navata unica è coperta da un bel soffitto in legno e, verso l'altare maggiore, è ampliata nelle cappelle laterali delle quali quella di sinistra conserva la parete tutta ricoperta di affreschi attribuiti a Bartolo di Fredi e Taddeo di Bartolo.


Lungo la navata, sulla parete di destra, si possono ammirare alcuni particolari dell'affresco denominato "il trionfo della Morte",  anchesso attribuito a Bartolo di Fredi.



Nelle sale del museo sono conservati vari oggetti tra i quali "l'albero d'oro", un reliquiario proveniente dalla chiesa attigua e molto caro agli abitanti di Lucignano.
L'albero, smontato e impoverito di alcune decorazioni, è stato recuperato dopo un clamoroso furto avvenuto nella chiesa dove pare fossero presenti due esemplari del prezioso albero.


Il centro di Lucignano è un borgo tranquillo e vi si distinguono due zone che fanno capo una a una via definita "ricca", Via Matteotti, sulla quale si affacciano gli antichi palazzi nobiliari, e l'altra a una via "povera", Via Roma, dove si trovano le abitazioni più semplici.

Per una settimana, dal 23 al 30 Maggio, la vita di questo centro è animata dalle manifestazioni di una festa popolare molto sentita, la "Maggiolata Lucignanese".
La manifestazione è una festa che coinvolge l'intero paese e contribuisce a rinsaldare i legami con le tradizioni della cultura agreste e salutare, con celebrazioni propiziatorie, la bella stagione foriera di raccolti abbondanti.


I 4 rioni, giallo-rossi, giallo-verdi, nero-bianchi e rosso-blu preparano diverse iniziative con stand gastronomici e allestiscono i loro fantasiosi carri allegorici ricoperti di fiori.
Poi, aperti i festeggiamenti, assieme a gruppi folcloristici provenienti da ogni parte d'Italia, si contendono la vittoria per la realizzazione del carro più bello.


Ancora un giorno, quindi, se volete unirvi a questa bella festa, con numerose iniziative, che si concluderà domani, 30 Maggio, iniziando in mattinata con il corteo storico...
Altrimenti, ci saranno tante altre occasioni per un'idea weekend a Lucignano...

PS: Le foto risalgono a sabato 22 Maggio quando i preparativi erano appena iniziati.

Anna Righeblu Ideeweekend

venerdì 21 maggio 2010

Ansedonia – L’antica “Cosa”


“Cosa” è il nome di un’antica colonia romana fondata nel 273 a.C. sul promontorio di Ansedonia, in posizione dominante rispetto al territorio etrusco circostante, allora appena sottomesso.
L’area urbana, articolata in piccole aree private e più ampie zone pubbliche, era percorsa da una fitta rete di strade ad angolo retto.  Nella fascia perimetrale la funzione difensiva era assicurata da una possente cinta muraria esterna, costruita secondo tecniche mutuate dagli etruschi. 
Alla base del promontorio, il problema del drenaggio della zona costiera era risolto con l’utilizzazione di alcune fenditure della roccia, come quella naturale detta “Spacco della Regina” o artificiali, come la “Tagliata”, assieme a una fitta rete di canali  artificiali. 
La loro funzione era quella di consentire il deflusso delle acque dal vicino lago di Burano, ed evitare l’insabbiamento del “Portus Cosanus”, l’antico porto della città.
I resti di “Cosa” con museo annesso, si trovano nel sito archeologico cui si accede passando attraverso la Porta Fiorentina, dopo aver lasciato l’auto nello spazio antistante.
L’area, poco nota, è scarsamente frequentata ed è raggiungibile solo a piedi, con scarpe comode, percorrendo un sentiero poco impegnativo, in lieve pendio, tra ulivi ed erbe spontanee.   
I ruderi sono i resti visibili degli antichi edifici pubblici come il foro,  i templi e, sull’acropoli, il “capitolium”, il tempio principale. 
Da qui, nelle giornate terse e soleggiate, la vista può spaziare su orizzonti magnifici… il mare, l’Argentario, la costa, la laguna…

Terminata l’escursione si può visitare il piccolo Museo Nazionale magari con una “guida” esperta e sorridente… se si è fortunati… come nella passata domenica, 16 Maggio.

Se non conoscete questo sito, inseritelo tra quelli possibili, magari nel vostro prossimo weekend ad Ansedonia (comune di Orbetello - Prov. Grosseto) - Toscana. 
Related Posts with Thumbnails